martedì 14 febbraio 2012
La mattina già ti svegli con poca voglia di uscire. e sto tempo, sta pioggia, sto freddo, di certo non aiuta.
poi pensi che un giorno feriale. che dovrai andare al lavoro. e allora ti rigireresti nelle coperte e manderesti a farsi fottere quella caxxo di sveglia che non la smette di suonare.
poi però pensi che devi. che non puoi non andar al lavoro. che non puoi fregartene del tuo "dovere". e così ti alzi. ti trascini in cucina a far colazione e dopo aver fatto tutte le tue "cose" parti per l'ufficio.
e quando arrivi ti maledici.
ti chiedi perchè caxxo non sei rimasto a casa. perchè caxxo ti senti così obbligato nei confronti di uno stronzo che non fa altro che trattarti come uno straccio. che non ti considera. che considera il tuo lavoro inutile, visto che continua ad urlare ai 4 venti "faccio tutto io, caxxo!". e così ti viene quel nodo alla gola. che, i primi tempi che stavi qui, si trasformava in pianto. e ora... bè, ora mi scatta l'istinto omicida. e non so come spiegarlo. solo che lo odio a tal punto. nuoce talmente tanto alla mia salute psico-fisica che sono assolutamente certo che un giorno oltre ad un'ulcera, impazzirò completamente e gli tirerò tutte le cose che mi troverò sotto mano.
il rapporto con lui, il kapo, non è mai stato un rapporto. diciamo che se esiste la reincarnazione, io sono convinto che lui sia stato hitler e se non esiste, allora è un pazzo furioso. di quelli da internare.
tutti mi ripetono "i kapi sono tutti uguali". e tutte le volte me ne sto zitto. ma penso che sta frase retorica è una gran boiata. i kapi non sono tutti uguali. non ho lavorato solo qui in vita mia e vi assicuro che anche il più terribile che ho trovato, a 18 anni mi ha dato la responsabilità di gestire le pulizia delle stanze dell'albergo, di gestire 4 persone. e questo perchè apprezzava il mio lavoro. apprezzava quello che facevo e sapeva che ci mettevo tutto me stesso a farlo. vederti uno che la mattina arriva in ufficio e nemmeno risponde al tuo "buongiorno!". che entra nel suo ufficio e sbatte la porta perchè, gli gira così. sentirlo urlare "madonna, dio, madonna, dio" per tutto il giorno. e incolparti per ogni singola cosa che succede... a chi dice "sono tutti uguali" vorrei chiedere di provare a star qua una settimana non di più, solo una settimana. chissà, forse è perchè non è come tutti che ha cambiato una marea di segretarie e praticanti...
poi pensi che un giorno feriale. che dovrai andare al lavoro. e allora ti rigireresti nelle coperte e manderesti a farsi fottere quella caxxo di sveglia che non la smette di suonare.
poi però pensi che devi. che non puoi non andar al lavoro. che non puoi fregartene del tuo "dovere". e così ti alzi. ti trascini in cucina a far colazione e dopo aver fatto tutte le tue "cose" parti per l'ufficio.
e quando arrivi ti maledici.
ti chiedi perchè caxxo non sei rimasto a casa. perchè caxxo ti senti così obbligato nei confronti di uno stronzo che non fa altro che trattarti come uno straccio. che non ti considera. che considera il tuo lavoro inutile, visto che continua ad urlare ai 4 venti "faccio tutto io, caxxo!". e così ti viene quel nodo alla gola. che, i primi tempi che stavi qui, si trasformava in pianto. e ora... bè, ora mi scatta l'istinto omicida. e non so come spiegarlo. solo che lo odio a tal punto. nuoce talmente tanto alla mia salute psico-fisica che sono assolutamente certo che un giorno oltre ad un'ulcera, impazzirò completamente e gli tirerò tutte le cose che mi troverò sotto mano.
il rapporto con lui, il kapo, non è mai stato un rapporto. diciamo che se esiste la reincarnazione, io sono convinto che lui sia stato hitler e se non esiste, allora è un pazzo furioso. di quelli da internare.
tutti mi ripetono "i kapi sono tutti uguali". e tutte le volte me ne sto zitto. ma penso che sta frase retorica è una gran boiata. i kapi non sono tutti uguali. non ho lavorato solo qui in vita mia e vi assicuro che anche il più terribile che ho trovato, a 18 anni mi ha dato la responsabilità di gestire le pulizia delle stanze dell'albergo, di gestire 4 persone. e questo perchè apprezzava il mio lavoro. apprezzava quello che facevo e sapeva che ci mettevo tutto me stesso a farlo. vederti uno che la mattina arriva in ufficio e nemmeno risponde al tuo "buongiorno!". che entra nel suo ufficio e sbatte la porta perchè, gli gira così. sentirlo urlare "madonna, dio, madonna, dio" per tutto il giorno. e incolparti per ogni singola cosa che succede... a chi dice "sono tutti uguali" vorrei chiedere di provare a star qua una settimana non di più, solo una settimana. chissà, forse è perchè non è come tutti che ha cambiato una marea di segretarie e praticanti...
e ora spero che esca... che se ne vada. perchè per oggi ho terminato la mia dose pazienza.
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